Il 18 settembre dopo un'attesa durata 3 anni uscirà Wired Together il nuovo album dei The Whip, trio digital-elettronico di Manchester prodotto dalla Southern Fried Records etichetta legata a brutti personaggi del calibro di Armand Van Helden, Crookers, Shinichi Osawa e tale Mighty Dub Katz (che poi sarebbe FatBoy Slim).
Sul loro sito ufficiale sono in streaming i primi sei brani dell'album e noi li abbiamo ascoltati per benino.
Fiona, Nathan e Bruce sono cresciuti oltre ogni aspettativa e se col precedente lavoro X Marks Destination erano evidenti i diretti accostamenti a Soulwax, Digitalism e/o New Order ora già all'ascolto della terza traccia è tutto più chiaro: sono loro, THE WHIP!!!
Non c'è dubbio: ai ragazzi piacciono i suoni di plastica generati da software tipo Reason e tastiere Roland in perfetto stile anni 90. In pratica davanti all'ardua scelta "digitale o analogico?" i The Whip optano senza indugio a favore della prima ad esclusione del potente basso in Movement, regalandoci incalzanti club-hit (vedi Riot) ed eccitanti tormentoni pre-serata (vedi Master of Ceremony). Il tutto ben impacchettato dalla produzione che ha compresso i mille sound concepiti sulla luna riadattandoli ad un soprendente ascolto per l'orecchio umano.
Se abbiamo dovuto attendere tre anni per WIRED TOGETHER, possiamo affermare che ne è valsa la pena perché ora il synth pop suona così.
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